La tortuosa strada verso la miniera
19 Luglio
Ci svegliamo con la vista sulle bianche cime delle montagne illuminate dal sole; le nuvole, che si formano durante il giorno, tra un po’ le copriranno.
Riavvolti i sacchi a pelo e sistemato i sedili posteriori dell’auto, che per la notte vengono abbassati, riprendiamo il nostro percorso continuando sulla Richardson Highway. Lungo questa strada oggi incontreremo ghiacciai e importanti fiumi le cui rive accolgono i pascoli estivi.
Facciamo colazione fermandoci ai bordi di un prato con alti fiori fucsia e prepariamo il caffè con la nostra immancabile moka portata da casa.
Proseguiamo e poco dopo la statale 2 raggiunge il suo punto più alto, in corrispondenza dell’Isabel Pass. Questo passo porta il nome di Isabell Bamette che lo attraversó insieme al marito nel marzo del 1902: pionieri alla ricerca dell’oro furono i fondatori della città di Fairbanks.
Per buona parte dei successivi 20 km corriamo paralleli alle spumeggianti sorgenti del Gulkana River, che fluisce verso Paxson. Questo è il luogo ideale per i canoisti e agli appassionati di rafting. Diverse sono le possibilità di fermarsi nei campgraund che dispongono di piazzole disposte attorno alle rive dei laghi o dei fiumi, ma noi abbiamo paura degli orsi e questi luoghi li evitiamo.
Oggi è una piacevole giornata di sole, bello il paesaggio attorno a noi con viste mozzafiato delle Wrangell Mountains a sud-est e delle Chugach Mountains a sud-ovest.
Arriviamo a Glenallen, che con Copper Center è uno dei due villaggi di riferimento per avventurarsi nello spettacolare Wrangell, un parco naturale immenso, il più grande degli Stati Uniti (è pari a sei volte lo Yellowstone), uno dei parchi più belli dell’Alaska e dal 1979 Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Qui svettano cime imponenti come il Monte Saint Elias (5.489 m), secondo in altezza dopo il Denali, poi ci sono ghiacciai, laghi, vecchi insediamenti e miniere abbandonate, come la suggestiva Kennecott. Il parco venne istituito nel 1980 e ancora oggi sono solo due le strade si addentrano nell’infinito spazio del parco: una è la McCarthy Road, l’altra è la Nabesna Road.
La McCarthy è proprio la strada che vogliamo percorrere come tappa conclusiva di questo giorno di viaggio.
A Glenallen facciamo rifornimento di benzina acqua e un po’ di cibo. Superiamo Copper Center, un pittoresco villaggio posto in una splendida posizione sopra il Klutina River, ricco di salmoni rossi, e deviamo per Chitina città da dove inizia la strada sterrata per McCharty.
Per coprire i 98 km di viaggio da Chitina a McCharty impieghiamo quasi 4 ore, incrociando pochissime altre auto per tutto il tragitto. Questo ultimo tratto con buche e ghiaino lo facciamo a nostro rischio, perché l’assicurazione non copre questo tipo di strade.
Per la notte sistemiamo l’auto in un parcheggio a pagamento vicino al ponte pedonale che porta alla vecchia città mineraria abbandonata di Kennecott e al grande ghiacciaio che visiteremo domani.
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Ci svegliamo con la vista sulle bianche cime delle montagne illuminate dal sole |
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Facciamo colazione fermandoci ai bordi di un prato con alti fiori fucsia |
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Diverse sono le possibilità di fermarsi nei campgraund che dispongono di piazzole disposte attorno alle rive dei laghi o dei fiumi |
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I negozi vendono lo spray per difendersi dagli orsi…42.95 $ |
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Un caravan lungo 14 metri…voglio vederlo a fare le curve! |
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Per coprire i 98 km di viaggio da Chitina a McCharty impieghiamo quasi 4 ore, incrociando pochissime altre auto per tutto il tragitto |
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Il Kuskulana River Bridge lungo 157 metri… | ’. |
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…sorge a una altezza di 71 metri dal fondo di una gola |
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Per la notte sistemiamo l’auto in un parcheggio a pagamento vicino al ponte pedonale |
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McCarthy is for lovers |
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La passione per il campeggio… |
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