La casa di Babbo Natale





18 Luglio giovedì 


Prima notte in auto lungo la Dalton Highway. Dopo la pioggia serale abbiamo dormito avvolti nel silenzio dentro i nostri sacchi a pelo, senza sentire camion passare. La nostra auto è nuova, ha solo un mese di vita, dentro abbiamo spazio più che sufficiente anche per dormirci comodi. 


Ci svegliamo ormai convinti di non continuare il viaggio su questa difficile Dalton Hwy, abbiamo deciso eventualmente di riprovarci negli ultimi giorni. Il fatto di non essere coperti dall’assicurazione in caso di guai in queste strade sterrate, ci mette un po’ di dubbi sul proseguire. Siamo ancora stanchi del viaggio e non abbiamo la forza giusta per decisioni coraggiose. 


Impieghiamo un po’ per ritornare a Fairbanks, a causa di lavori sulla strada ci sono stop momentanei con lunghi tempi di attesa e per proseguire in alcuni punti è necessario seguire un’auto pilota. 


Arrivati a Fairbanks facciamo benzina e compriamo altre provviste. Una delle cose importanti da prendere è l’acqua che ci serve per farci da mangiare una volta che saremo nei posti più sperduti. 


Riprendiamo il nostro viaggio diretti a sud verso il Wrangell-Saint Elias National Park, famoso per la sua natura incontaminata. Subito dopo Fairbanks ci fermiamo nella cittadina di North Pole per vedere la sua grande attrazione: la Santa Claus House, un vasto magazzino con infiniti corridoi pieni di giocattoli e decorazioni natalizie e un Babbo Natale in carne e ossa al quale indirizzare le richieste di doni. 


Proseguiamo sulla leggendaria Richardson Highway, la prima statale dell’Alaska, che corre per 428 km da Fairbanks ai ghiacciai di Valdez. Guidiamo in mezzo ad una distesa di pini bassi e snelli, incrociando pochissime macchine.


Arriviamo alla Delta Junction che, come tante altre cittadine in Alaska, deve la sua nascita alla corsa dell’oro all’inizio del ‘900. Sono le 21:00, ci fermiamo a mangiare sui tavoli di un Drive In mentre guardiamo gli automobilisti consumare il loro pasto seduti nella propria auto: un comodo gancio viene posizionato sulla portiera della macchina, sopra il quale la cameriera adagerà lì il piatto con il menù scelto… eppure è una bella serata, si starebbe meglio seduti sul tavolo a contemplare i colori della sera… mah! Nei successivi chilometri godiamo dei colori del cielo che cambiano verso l’ora del tramonto. 


Le poche nuvole iniziano a diventare rosa e la distesa di verde s’illumina. Ad un certo punto vediamo un alce ai lati della strada, ci fermiamo e incrociamo il suo sguardo mentre ci passa proprio davanti all’auto… questa sorpresa ha reso ancora più affascinante questo giorno. 


Sono ormai le 23:00, ci fermiamo in una piazzola di sosta, prepariamo l’auto e ci mettiamo a letto. Attraverso i finestrini vediamo il cielo al tramonto ricoperto di striature arancio sempre più intenso, la notte sembra non voler scendere mai. Dalla parte opposta invece abbiamo le alte vette dell’Alaska Range. 


Ci addormentiamo mentre in lontananza si sente il rumore dell’acqua del fiume che scorre poco più a valle.


 
A North Pole un Babbo Natale in carne e ossa al quale indirizzare le richieste di doni

la Santa Claus House è un vasto magazzino con infiniti corridoi pieni di giocattoli e decorazioni natalizie

Proseguiamo sulla leggendaria Richardson Highway, la prima statale dell’Alaska, che corre per 428 km da Fairbanks ai ghiacciai di Valdez

La Trans-Alaska Pipeline si perde all’orizzonte

Vicino le case la fila delle cassette della posta

Sono le 21:00, ci fermiamo a mangiare sui tavoli di un Drive In

Ad un certo punto vediamo un alce ai lati della strada, ci fermiamo e incrociamo il suo sguardo

Ci addormentiamo di fronte le alte vette dell’Alaska Range mentre in lontananza si sente il rumore dell’acqua del fiume che scorre poco più a valle
































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