I pescatori del Russian River

 29 Luglio lunedì 

Piove tutta la notte nel parcheggio del Centro Visitatori di Soldotna, ci alziamo tardi aspettando che smetta. Poco dopo infatti esce anche il sole e facciamo una passeggiata seguendo la passerella che porta al fiume, dove troviamo tanti pescatori immersi nell’acqua con le loro tute e le lunghe canne. 


Seduti su una panchina incrociamo degli italiani insieme ai loro figli e ci fermiamo a chiacchierare a lungo scoprendo cose interessanti sulla pesca. Carlo è un pasticcere di Como appassionato di pesca e viene qui quasi ogni anno da 16 anni, per due settimane, solo per pescare salmoni. Una volta pescati e puliti li fa affumicare da una ditta del luogo e li spedisce a casa. 


L’anno scorso ne ha spediti più di 100 chili. Ci racconta che possono pescare tre salmoni a testa al giorno, quindi in totale 12 al massimo per tutta la famiglia di quattro persone, ma non tutti i giorni riescono a prenderne così tanti. I salmoni pescati che non sono di buona qualità vengono rilasciati, si riconoscono dal colore della parte superiore. Sono qui in camper, situazione ideale per loro, prenotato, prenotato già a gennaio in modo da avere uno sconto del 20%, quest’anno lo hanno pagato 190€ al giorno (Clippership Motorhome di Anchorage). Poco se pensiamo che questo sarebbe il prezzo di una camera doppia. Per il volo hanno volati con la Condor, come noi, ma comprandoli solo a fine maggio, perché a gennaio costavano il 30% di più.


Dopo questa bella chiacchiera ci rimettiamo in strada e proseguiamo verso il sud della penisola. Nascosto in una posizione piuttosto remota, alla fine di una strada tortuosa che parte da Anchor Point, si trova uno dei numerosi Russian Old Believer Villages (villaggi dei Vecchi Credenti russi) della Kenai Penisola. I Vecchi Credenti fanno parte di una setta che si separó dalla Chiesa Ortodossa russa intorno al 1650, per difendere gli antichi rituali e l’antica fede delle riforme, considerate eretiche. Per lungo tempo trattati come emarginati in Russia, fuggirono dal comunismo nel 1917 per sbarcare in Brasile, poi nell’Oregon e quindi, nel 1968 in Alaska dove finalmente trovarono le condizioni giuste per esercitare la loro libertà religiosa senza subire gli influssi della modernità. Oggi i Vecchi Credenti in Alaska sono poco meno di 3000. Sono tradizionalisti intransigenti, parlano prevalentemente in russo, si sposano negli anni dell’adolescenza, mettono al mondo molti figli e vivono con semplicità. 


Agli uomini in genere, agricoltori o pescatori, è proibito tagliare la barba; le donne solitamente coprono i capelli con foulard e indossano abiti lunghi. I Vecchi Credenti tendono a non mescolarsi ad altre comunità e abitano in un piccolo gruppo di villaggi sulla Kenai Peninsula, tra i quali Nikolaevsk è il più importante. Il cuore religioso del villaggio è la Church of Saint Nikolas, costruita nel 1983 con un’elaborata facciata dipinta e una cupola a cipolla bianca e celeste. La cittadina è fatta di case prefabbricate in legno, ci sono pick-up arrugginiti, orti con verdure giganti. 


Continuiamo sulla Sterling Hwy con lo spettacolare panorama delle montagne e distese di fiori tra cui spiccano quelli viola a stelo lungo. Arriviamo a Homer Spit, una lunga striscia di sabbia (7,2 km) protesa nella scintillante Kachemak Bay che appare lentamente. Sul lato opposto rispetto alla città svettano ghiacciai, vette e fiordi. Giriamo tra case in legno costruite su palafitta dove si trovano negozi di souvenir, piccoli locali  dove mangiare fish and chips e dove organizzare escursioni per osservare gli orsi. 


Guardiamo il mare e la spiaggia ricoperta da tronchi, c’è un bel vento. Mangiamo fish and chips 25$ a porzione, la pizza margherita costa di più, 32$ più tasse. Torniamo a dormire sul parcheggio della notte prima, al visitor center di Soldotna. Ci addormentiamo con il rumore della pioggia.


 pescatori immersi nell’acqua del Russian River…

…con le loro tute e le lunghe canne

Seguiamo la passerella che porta al fiume…

Il fish cleaning station…dove il salmone viene sfilettato 

La Sterling Hwy prosegue verso sud abbarbicata alla linea costiera con vedute straordinarie del Cook Inlet 

La comunità russa del piccolo paese di Ninilchik è fra le più antiche della Kenai Peninsula

Il cimitero vicino la chiesa russa…

I piccoli villaggi lungo la strada, poche case in legno…

Un posto tenda in mezzo al verde con belle vedute sul Cook Inlet 

Le nostre colazioni…

 Il cuore religioso del villaggio di Nikolaevsk è la Church of Saint Nikolas, costruita nel 1983 con un’elaborata facciata dipinta e una cupola a cipolla bianca e celeste

In questo villaggio si trova uno dei numerosi Russian Old Believer Villages (villaggi dei Vecchi Credenti russi) della Kenai Penisola

La cittadina è fatta di case prefabbricate in legno, ci sono pick-up arrugginiti, orti con verdure giganti

La strada è un fantastico paesaggio dominato da fiori selvatici 

Arriviamo a Homer Spit, una lunga striscia di sabbia (7,2 km) protesa nella scintillante Kachemak Bay che appare lentamente

 Giriamo tra case in legno costruite su palafitta dove si trovano negozi di souvenir…

…piccoli locali  dove mangiare fish and chips e dove organizzare escursioni per osservare gli orsi

 Un locale a Homer

Mangiamo fish and chips 25$ a porzione, la pizza margherita costa di più, 32$ più tasse

I piccoli aeroplani per le escursioni per vedere il mondo dall’alto…

 Un quartiere di Homer con le case tonalità pastello

Guardiamo il mare e la spiaggia ricoperta da tronchi, c’è un bel vento





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